Salve a tutti! Ieri sera sono andato a teatro. Era da parecchio tempo che non lo facevo Lasciato i bimbi a casa alle 18.30 siamo usciti tutti tirati (come vestiti) per andare in centro. Il Teatro Verdi di Pisa è molto vicino a Ponte di Mezzo, ovvero pieno centro in una serata prefestiva di città universitaria. Per cui trovare parcheggio è stato un po' difficile e, non avendo avuto la botta di fortuna ad avere una macchina che va via proprio quando passi tu, alla fine abbiamo parcheggiato al limite del centro storico, zona Marzotto. Siamo andati subito a teatro a prendere i biglietti, li avevamo prenotati telefonicamente, notando quali negozi erano cambiati e soprattutto quali ristoranti nuovi erano apparsi rispetto all'ultima volta che eravamo passati di lì. Devo dire che ci sono un paio di localini interessanti che magari, la prossima volta andremo a provare. Dopo aver preso i biglietti siamo andati a bere un aperitivo. La scelta è caduta su un locale nel quale non eravamo mai stati ma che ci ispirava. Purtroppo è stata una delusione cocente, per fortuna esistono molti locali intorno al teatro e la prossima volta andrà senz'altro meglio. Vedere comunque tanti studenti ma anche tanta gente è stato un bagno di ricordi, di quando studenti anche noi bazzicavamo un po' di più le vie del centro di Pisa nel fine settimana. Tornati a teatro, siamo entrati ed abbiamo comprato il libretto della serata. Prima stagionale e quindi c'erano anche dei carabinieri in alta uniforme a fare da picchetto all'ingresso. Arrivati al nostro posto, prima galleria, posizione leggermente laterale ma comunque con buona visuale su buca orchestrale e palco, abbiamo fatto un paio di foto e letto almeno la trama dell'opera, che era la prima volta che ascoltavamo (e personalmente ne scoprivo l'esistenza): Roméo et Juliette di Charles Gounod. Tratta dall'omonima opera di William Shakespeare, narra in cinque atti la storia intensa e triste dei due innamorati tra Montecchi e Capuleti. Opera di un compositore francese ed in lingua francese. Che piacere ripassare un po' le mie conoscenze di quella lingua mentre scorrevano su uno schermo i sottotitoli in italiano!
Comunque l'opera è stata molto bella: c'era un solo pezzo che conoscevo, sentitelo se volete qui (da Youtybe), non aveva recitativi (ovvero passaggi musicali dove i personaggi parlano cantando in preparazione delle arie) e tra pause e tutto è durata circa tre ore e mezza. Non sono un esperto né mi interessa fare il critico, quindi il mio giudizio di parte è positivo: l'orchestra era omogenea, i cantanti ed il coro all'altezza, la scenografa ed i costumi azzeccati. Durante lo svolgimento dell'opera il mio occhio è caduto su alcune particolarità (quando si dice "ma non potevo farmi gli affaracci miei"?) che vi elenco qui di seguito:
- nel primo atto, c'era una festa in maschera ed uno dei coristi aveva la maschera (del tipo che copre gli occhi) a cui probabilmente si era rotto l'elastico e quindi la teneva in mano e la cambiava da destra a sinistra a seconda dei movimenti che doveva fare nell'indicare i protagonisti;
- la scenografia era veramente minimalista: una sorta di stanza blu con tre pareti ognuna con 5 porte dalle quali entravano ed uscivano i vari protagonisti. Sopra le porte c'era un passaggio (sempre su tre lati) che ha fatto anche da balcone di Giulietta. Questa stanza ha fatto da salone da ballo nel primo atto, da cortile e chiesa nel secondo e terzo, da camera da letto nel quarto e da cripta nel quinto. In mezzo alla stanza c'era un rialzo dove tutti passavano a rischio inciampo lungo le pareti inclinate laterali. L'ultimo elemento era un lettone: nel primo atto è apparso sospeso per un momento, nel terzo e quarto atto è stata la camera di Giulietta e nel quinto atto è stato il sepolcro di Giulietta stessa. Anche la coperta, che caduta dal letto nel quarto atto per un momento ha fatto scivolare Romeo per il piano inclinato del rialzo senza per fortuna cadere, è diventata il sudario di Giulietta nel Quinto atto. Sempre nel quinto atto sono state aggiunte delle candele e le porte sono state tolte dai cardini appoggiandole a lato dello stipite;
- durante il primo atto una porta forse non è stata chiusa bene e si è riaperta all'improvviso: bravi i protagonisti a chiuderla con non-chalance;
- complimenti al soprano che si è fatta gli ultimi tre atti a piedi scalzi e sottoveste;
- nell'orchestra c'era il suonatore di triangolo e piatti che beveva spesso da una bottiglia d'acqua: essendo in piedi era più visibile del direttore ed apprezzavo inoltre l'attenzione alla preparazione del momento di suonare i suoi strumenti (uno o l'altro);
- il coro alla fine del terzo atto ha praticamente finito di cantare assieme ad un paio dei solisti che sono morti nel duello tra Montecchi e Capuleti. Al momento degli applausi finali mentre i cantanti erano ancora con le vesti di scena, i coristi erano già vestiti "normalmente".
Vorrei ribadire i miei complimenti alla scenografia: con una cosa semplice e con l'aiuto di luci è durata tutta l'opera senza bisogno di grossi lavori preparatori tra un atto e l'altro. Chissà come mai il ricordo del rumore delle martellate di altre rappresentazioni passate a sipario chiuso mi ha comunque intristito!
Alla prossima
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