Folgorato dalla serata teatrale di ieri ho avuto l'ispirazione per scrivere un ulteriore commento.
Sono andato a teatro per la rappresentazione, in lingua originale, dell'opera di Wolfgang Amadeus Mozart "DIE ENTFÜHRUNG AUS DEM SERAIL, K 384(IL RATTO DAL SERRAGLIO)", Singspiel in tre atti di Christoph Friedrich Bretzner rielaborato da Johann Gottlieb Stephanie d. J.
Una immagine la potete trovare qui.
Ho avuto delle difficoltà logistiche di raggiungere Pisa da Bologna con la A1 infelicemente o vergognosamente bloccata per neve soprattutto nel nodo di Firenze e le ferrovie in tilt (a quanto ho potuto capire). La fortuna comunque mi ha assistito dandomi, in mattinata, il bel tempo necessario per percorrere la Porrettana con relativa tranquillità e l'autostrada oggi per tornare a Bologna.
Vorrei capire come sia possibile ormai con cadenza quasi annuale che avvengano intasamenti del genere con persone rimaste bloccate in autostrada per quasi un giorno intero e pendolari con ritardi anche di 8-10 ore. Alla fine salterà fuori che sarà stata colpa di coloro che si sono mossi per l'Italia, potevano restare a dormire sul posto di lavoro o vedersi tra cari attraverso internet invece che di persona!
Sapendo che una adeguata prevenzione si ottiene solo con investimenti che "costano" e portano poca visibilità rispetto ad altri, presumo che tra un paio di settimane tutto il polverone mediatico finirà senza probabilmente un "lesson learning" che migliorerà la gestione della prossima difficoltà. Come al solito sarà poi solo la fortuna di esserci o meno la discriminante di evitare simili calamità. Ultimora, sembra che comunque ci saranno dei risarcimenti per chi è rimasto intrappolato (se potrà dimostrarlo).
Scusate lo sfogo di parte e che sicuramente verrebbe additato come il solito qualunquismo da istituzioni, gestori, vettori e quant'altro se lo leggessero e torniamo invece all'evento principe.
Visto il freddo ed il gelo, siamo andati a teatro per arrivare all'ultimo momento utile, senza prendere aperitivi in giro questa volta. Il teatro era meno pieno dell'occasione precedente, direi pieno per 3/4. Prendete le considerazioni personali che seguono per quello che sono: discussioni da bar dove al posto di Totti e Del Piero troviamo Konstanze e Selim.
L'opera secondo me è molto godibile e nasconde tematiche molto attuali anche ai giorni nostri. Il confronto tra le donne Musulmane e quelle Europee, il far riuscire a bere vino ad un seguace di Maometto, la lungimiranza del sultano sono elementi che portano a riflettere sulle differenze tra "noi" e "loro" e che secondo me non possono far rappresentare l'opera nei paesi arabi. A proposito: la trama prevede che Belmonte ed il suo servitore Pedrillo seguano la sua innamorata Konstanze per scoprire che è stata venduta come schiava al sultano della Turchia Selim, insieme alla sua dama di compagnia Blonde (innamorata di Perillo). Le donne sono mira del Sultano ed Osmin, servitore di lui, che pero' resistono alle minacce miste gentilezze dei due. Nel frattempo gli uomini cercano di liberare le fanciulle venendo catturati nel tentativo. Quando il Sultano capisce dell'amore tra le due coppie, malgrado Belmonte sia figlio del suo peggior nemico, li lascia liberi guadagnandosi la loro stima ma anche la rabbia di Oslim.
Metto qui un paio di link da Youtube per farsi una idea: finale e un'aria.
La stranezza dell'opera sta nel fatto che il Sultano non canta, ha solo recitativi parlati, ed infatti in questa rappresentazione è interpretato da un attore. La musica, le arie e le situazioni sono tipicamente Mozartiane con il solo esagerato tintinnio del triangolo durante alcune situazioni musicali.
La coreografia è al solito una ricerca di apparire con poco: alcuni elementi fissi (una sorta di torre e la base) nei quali ruotavano alcune parti mobili (scale, elementi scorrevoli in verticale) che abbastanza rapidamente potevano cambiare l'esterno del palazzo del sultano in un interno. Il coro usato sapientemente anche come elemento scenografico muovendosi lentamente alle spalle di chi canta creando capannelli di cortigiani.
A me personalmente sono piaciuti molto i due servitori che metto al primo posto. In generale comunque un bello spettacolo e quindi un bravo a tutti. Ho solo il sospetto che nella sua prima aria il soprano (Konstanze) all'inizio abbia steccato un acuto ma la cosa riveste secondo me poco interesse.
Io sono un amante della musica Mozartiana, suggerisco a tutti gli appassionati, se non l'avessero ancora fatto, di conoscere meglio quest'opera.
Ringrazio ancora il tempo atmosferico che mi ha permesso di andare a teatro a vedere quest'opera, oltre di passare parte del week-end con la mia famiglia.
2010-12-19
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