2011-05-01

Il mio impossibile altrove esiste solo nella mia mente come una gabbia dorata con la porta sempre aperta!

Salve a tutti, innanzitutto un sereno Primo Maggio.
Dopo la strana polemica sui negozi aperti a Firenze e Milano il Primo Maggio a cui i sindacati hanno minacciato uno sciopero generale, osservavo oggi le seguenti cose:

  • pasticcerie tutte aperte (e noi ci siamo presi delle ottime Fedore e cannoli siciliani e la panna per fare la pasta alla carbonara)
  • beatificazione di Papa Giovanni Paolo Secondo con un milione e mezzo di persone nella Capitale con non oso pensare quante persone all'opera per la loro sicurezza
  • concerto del Primo maggio sempre a Roma (organizzato dai sindacati, lì non lavora nessuno?)
  • autogrill in autostrada aperti
  • aerei che decollavano ed atterravano negli aeroporti
  • forze dell'ordine in azione

per cui dov'è il problema della gente che lavora oggi? Come tutte le giornate di riflessione, dobbiamo tenere alta la guardia per il significato che hanno ma poi dobbiamo agire con il buonsenso che le necessità impongono. Tutti a casa a riposare il Primo Maggio? Direi impossibile quindi eleviamo il significato della Festa del Lavoro o Festa dei Lavoratori ricordando che è una festività celebrata il 1º maggio di ogni anno ed intende ricordare l'impegno del movimento sindacale ed i traguardi raggiunti in campo economico e sociale dai lavoratori.

Dopo questo piccolo inciso sulla giornata, volevo parlare del Social Network, un modo di affrontare Internet che ormai si è ben radicato in molti di noi. Di fronte a qualcuno che si è arricchito enormemente per aver lanciato un sistema (?) come Facebook, ci sono milioni di persone ormai che stanno su internet per utilizzare tale sistema. L'idea è semplice e secondo me tocca le corde della nostra socialità: chissà quanti compagni di scuola, colleghi di lavoro, conoscenti, parenti, persone uno ha conosciuto e poi perso nella strada del proprio destino. Se si crea una enorme banca dati di persone, ecco il contenitore da shakerare per vedere che fine hanno fatto tutte queste altre persone. Quindi uno entra in questi programmi e poi digita i nomi che vengono dal passato: come si chiamava il mio vicino di casa? Ah si', perepe piripi! Digiti il nome e vedi se tra l'elenco di omonimi riesci a trovare quello giusto. Se poi ti riesce sbirci cosa è possibile vedere (ci sono comunque diversi limiti legati alla privacy) e se vuoi gli richiedi l'amicizia. Un paio di battute e poi? Via come se nulla fosse. A fianco di tale approccio se vogliamo un po' negativo, oltre ad usare i giochini che si sono sviluppati per coloro (tra cui anche io) che hanno un po' di tempo da dedicarci, qualche tentativo di abboccamento con fanciulle che chiedono amicizie più o meno subdole, ci sono a mio avviso anche utilizzi positivi del mezzo: ho potuto collegarmi e seguire delle persone particolari come Civilino, ho creato un gruppo per omaggiare una soprano famosa del passato, posso leggere cose di Pisa che non avrei neanche lontanamente conosciuto e cosi' via!

Infine, come piccola gemma a costellare le belle cose che ho trovato in Facebook, racconto di un contatto partito per uno dei giochi di cui accennavo prima, quindi casuale, con richiesta di amicizia da parte di una persona che poi, guardando il profilo, ho scoperto essere in Italia da tanti anni ma di origine nord europee. Da questo, le ho fatto delle domande di cui allego le risposte. Gentilissima, senza conoscerla, dimostra come in internet sia possibile trovare delle belle cose quando meno te le aspetti.

Un grazie di cuore a chi ha avuto la gentilezza di rispondermi!

D.: Se ho ben capito sei Belga. Come sei finita in Italia?
R.: Sono arrivata nel 90 per il lavoro di mio marito.

D.: conosci un sacco di lingue (Francese, Italiano, Inglese, Portoghese e Tedesco): come hai fatto?
R.: Per le lingue, è semplice, sono belga dunque francofona, cresciuta in Lussemburgo dunque tedesco, per il portoghese, mio marito è portoghese dunque l'ho imparato con la sua famiglia, l'italiano l'ho imparato vivendo qui, inglese e spagnolo li ho studiati a scuola. Tutto qui !

D.: Perchè, per la mia esperienza, esistono dei paesi dove le persone studiano tante e tante lingue?
R.: In Belgio, ti danno la possibilità di studiare, perché il paese ha 3 lingue ufficiali : francese, olandese e tedesco.

D.: Come hai vissuto il Tuo arrivo in Italia?
R.: Il primo anno è stato difficile perché, in Belgio, avevo la mia vita sociale, il mio lavoro, poi con il tempo mi sono adeguata e ricreata un'altra vita !

D.: Suppongo che i tuoi familiari siano rimasti in patria: come Ti sei organizzata per tenerTi in contatto con loro?
R.: Sono fuori casa dall'età di 18 anni, ho un rapporto stretto con i miei genitori, ci chiamiamo ogni settimana e ci vado ogni estate.

D.: Cosa ti piace del nostro paese?
R.: Dell'italia mi piace la luce, il Belgio è così grigio !

D.: E cosa invece sopporti?
R.: Quello che mi da fastidio dell'Italia è l'inciviltà !

D.: Sul tuo profilo hai scritto "Sono un gabbiano che non appartiene ad alcun paese, volo in onda, irrequieta, alla ricerca di un impossibile altrove ...": ti senti Apolide o Europea?
R.: Sono una citadina del mondo !

D.: Come definiresti il tuo "impossibile altrove"?
R.: Il mio impossibile altrove esiste solo nella mia mente come una gabbia dorata con la porta sempre aperta!

D.: Ultima cosa, c'e' una domanda che vorresti fare ad un italiano quasi sconosciuto (come me)?
R.: Per la domanda? Non ce ne bisogno, come vedi basta esprimersi, essendo sinceri senza nessuna cattiveria.

 
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