2011-12-18

Rigoletto ed il tempo: più vicini di quanto si creda!

« Pari siamo!... io la lingua, egli ha il pugnale »
(Rigoletto, atto I, scena VIII)


Buonasera,
comincio con uno sfogo: la manovra che il nostro Governo sta approvando mi pare equa solo nella  sua iniquità di colpire sempre i soliti ovvero automobilisti, lavoratori dipendenti e famiglie. Le liberalizzazioni sono naufragate, i tagli alla spesa non ho capito dove sono, ma di questo non se ne cura nessuno. I qualunquismi non aiutano ma mi piacerebbe vedere una tabella che distribuisca le misure per capirne l'effettiva equità. Ho fatto le seguenti considerazioni, alle quali invito chiunque a darmi delle risposte od il suo cortese punto di vista:

  • la pressione fiscale salirà al 45% quest'anno: potrei essere anche disponibile a pagare il 50% di tasse ma vorrei un servizio tale di cotanta pretesa. Mi aspetterei quindi trasparenza nel come vengono spesi tutti questi soldi: si fa qualcosa al riguardo? Ricordo che in un paese come il nostro se non si TAGLIA gli interventi di cassa come quelli fatti rimandano solo l'agonia. Quando entro in un ospedale, sento come va la scuola pubblica, il volontariato, la giustizia, la mia impressione è che il mio contributo allo stato non serva per la pubblica utilità ma per chissà quale privato intrallazzo; la mia unica speranza è di non avere sfortune che mi impongano la necessità di necessitare di questi servizi ma non mi sembra la risposta giusta;
  • mandare in pensione le persone sempre più avanti con gli anni mi ha fatto porre una domanda insulsa: a 60 anni per le moto e a 65 anni per le macchine cominciano i rinnovi quinquennali delle patenti. Non so cosa altro c'e' di limitante in altri campi per rinnovi oltre i 60 anni: si pensa di allargare tali controlli più in là per l'allungamento dell'aspettativa di vita? Che succede, ad esempio, se un pony express a quell'età non gli rinnovano la patente?
  • ora sembra che il problema più grosso nel nostro paese sia lo Statuto dei Lavoratori: da una parte si allungano i tempi per andare in pensione, dall'altra i giovani non riescono a trovare un lavoro. Verrà usato questo come grimaldello per poi forzare l'articolo 18 e quindi magari licenziare anche senza giusta causa le persone a 50 anni (e poi come ci arrivano a 67?) così da far lavorare i giovani?  Notate che io sono un lavoratore dipendente e mi sembra che tutti considerino il mio status lavorativo come l'unica casta italiana esistente, smentitemi per favore!
  • sembra che al mondo non interessi granché cosa facciamo per salvere in nostro paese; un giorno la Borsa va su' ed uno va giù, lo spread girovaga da una parte all'altra con il potere di rendere inutili gli interventi fin qui decisi: a quando la revisione di quello che ha CAUSATO il problema (la finanza, le istituzioni Europee, l'economia)....?

Ho tante altre domande da cittadino ma queste provocazioni (magari alcune semiserie) mi sembrano
sufficienti. Se pero' prima ero pessimista ora sono pessimista e leggermente astioso. Il prossimo anno non vorrei dovermi ulteriormente infervorare.

Oltre a questo via, venerdì richiamo degli appennini e via a Pisa (da Bologna) e subito serata teatrale: Rigoletto, di Giuseppe Verdi. Questa volta l'opera mi è proprio garbata. A parte l'inizio con una persona che, nel silenzio del teatro, è riuscita a far ritardare l'attacco del  maestro perché era al telefono e parlava ad alta voce con il resto del pubblico che rumoreggiava, il resto è stato molto bello.
L'opera è "Intenso dramma di passione, tradimento, amore filiale e vendetta, Rigoletto non solo offre una combinazione perfetta di ricchezza melodica e potenza drammatica, ma pone lucidamente in evidenza le tensioni sociali e la subalterna condizione femminile in una realtà nella quale il pubblico ottocentesco poteva facilmente rispecchiarsi. ". Ha una apertura fantastica, un paio di minuti di semplicità disarmante e con un crescendo da rabbrividire. I cantanti avevano voce, il balletto era molto azzeccato (non aveva una parte dove esibirsi come nell'Aida ma faceva parte della coreografia mentre i cantanti agivano), la scenografia imponente con dei cambi tra un atto e l'altro come non ne vedevo da un po'. L'opera è intensa e cupa:  dopo i "cortigiani vil razza dannata", "vendetta tremenda vendetta",   con un terzo atto dove dopo il quartetto fantastico viene musicato un temporale mentre si attende il culmine con la morte della figlia di Rigoletto che per amore salva il Duca che pure l'ha svergognata. Bravi a tutti!
Dopo il teatro, uscendo ho avuto una sorpresa: la pioggia arrivata fino a Pisa e noi senza ombrello. Correndo verso la macchina c'era una altra coppia che si faceva coraggio dicendo "non manca che la neve". Non hanno fatto tempo a finire la frase che è scrosciata un po' di grandine con dei chicchi piccoli piccoli. Mentre scappavamo ci ha affrontato un venditore ambulante che voleva venderci un ombrello, beato dell'improvvisa fortuna di una pioggia scrosciante e persone senza ripari!

Sabato, baciato dal sole invernale, dopo mangiato sono andato a Bolzano da mia mamma a prendere le cose natalizie che non si possono spedire per posta come ad esempio i biscotti per allietare il periodo di festa. E' stata una strapazzata ma almeno ho salutato la mamma.
Ho potuto fare una Autostrada che mi diverte, l'Autocamionabile della Cisa, con le sue curve ed i suoi paesaggi. Poi, nella seconda parte del viaggio, con il buio, ho potuto più che altro notare gli addobbi delle fabbriche/case che sfrecciavano a fianco della strada.

Domenica invece, altra fredda bellissima giornata di sole invernale, ho fatto una sosta tra Avio e Affi a mangiare ai piedi di un eremo: il Santuario Madonna della Corona ("All'interno del santuario vi è la Scala Santa, riproduzione della scala che si trova a Roma vicino alla Basilica di San Giovanni in Laterano; è la scala dove Gesù salì e discese più volte nel giorno in cui fu flagellato, incoronato di spine e condannato alla morte sulla croce, sporcandola così con il suo sangue."). Non si nota molto dall'autostrada quando si passa, ma lì era imponente: abbarbicato sulla parete di roccia e con un sentiero appena accennato probabilmente scavato nella roccia per arrivarci. Ho mangiato spezzatino di cervo con polenta (molto buono) e poi via di nuovo fino a Bologna, da dove scrivo.

E' stata una faticata ma ora anche se sono stanco sono contento. Finchè il piacere di guida non mi abbandona non avrò problemi ad affrontare tali sfide!
 
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