Salve a tutti.
Oggi sono rientrato presto da Pisa a Bologna causa nevischi vari tra Firenze e Bologna. Anche in questo caso il tempo è un fattore aleatorio ma direi che la Società Autostrade stia affrontando la cosa bene (anche rispetto all'ultima volta). Ho notato che si preparavano ai controlli delle catene a bordo a Firenze Nord e c'erano diversi mezzi antineve in azione tra spargisale e spazzaneve. Per cui bravi, continuate così.
Quello che non comprendo è come mai a Bologna nevica mentre a Pisa c'è quasi il sole e, senza riuscire a darmi una risposta, mi sono tornati in mente i dadi e la casualità delle cose.
Per chi non lo sapesse con la definizione xdy si intende un tiro di "x" dadi a "y" facce.
Se fin da piccoli eravamo abituati al dado a sei facce in diversi giochi in cui c'era da sfruttare un elemento casuale (gioco dell'oca 1d6, Monopoly 2d6) non appena si passava ad eventi un po' più complessi ti si spalancava un mondo nuovo, inesplorato e se vogliamo un pochino sadico. Nei giochi di ruolo, passaggio quasi obbligato per coloro che vivono molto con la fantasia, la prima volta che giocai scoprii i seguenti tipi di dadi:
- 1d4: un tetraedro con in ogni faccia e su ogni lato stampato un numero da 1 a 4 e che dovevi far roteare in aria molto per ottenere il numero desiderato, avendo infatti una forma compatta è quasi impossibile farlo rotolare a terra;
- 1d6: il dado canonico, cubo con sei numeri la cui somma delle facce opposte è sempre 7;
- 1d8: un ottaedro con riportati i numeri da uno a 8 che alla fine ricorda un po' la torre di pisa rimanento inclinato a causa della forma;
- 1d10: una sorta di ottaedro pero' con cinque facce per lato, anche lui alla fine inclinato;
- 1d12: un dodecaedro regolare con i numeri da 1 a 12, forse il dado piu' bello tra tutti in quanto anche quello stranamente meno usato;
- 1d20: un solido regolare a venti facce (icosaedro si chiama trovato su wikipedia) il quale era invece quello piu' usato, almeno nei giochi di ruolo che facevo io...
In realtà la formula avrebbe anche un termine noto "n", ovvero essere del tipo xdy + n ad indicare una sorta di bonus che avresti per usare un certo dado. Per intenderci, magari un buon guerriero con esperienza potrebbe fare con una ascia un danno di 1d6+2 (da 3 a 8) invece che un normale cittadino con la stessa arma (1d8 ovvero da 1 a 8).
E' interessante notare che all'aumentare il numero delle facce aumenta, a parità di forza, il tempo necessario affinché il dado si assesti in una posizione stabile (fermo e con il numero risultato del tiro ben in evidenza):
1d4 in realtà non rotola quasi mai, 1d20 rotola con il suo moto quasi indifferente andando di qua e di là con noncuranza fino a fermarsi nella sua posizione finale. Questo può essere spiegato anche pensando che, rimanendo i dadi più o meno delle stesse dimensioni, diminuisce la superficie laterale di ogni faccia e di conseguenza ci vuole meno energia cinetica per spostare ancora di un po' il baricentro del dado stesso...).
Anche l'equilibrio ha la sua importanza, infatti i dadi regolari garantiscono una casualità più equa rispetto a quelli irregolari in quanto non hanno posizioni preferite: per intenderci, i dadi 1d8 e 1d10 avendo la forma a rombo non permettono di ribaltarsi lungo l'asse maggiore e quindi dopo il primo rimbalzo rotolano lungo una sorta di direzione predeterminata (l'asse minore). Tanto è vero che dopo qualche tempo avevamo comprato i dadi da 10 a 20 facce con ripetuti due volte i numeri da 1 a 10. Molto meglio non trovate?
Altre combinazioni possono essere fatte con questi dadi: 1d3? Prendi 1d6 dove il risultato lo dividi per 2 ed arrotondi in eccesso! 1d2? Che ne dite di un bel 1d12 diviso 6 arrotondato per eccesso? La combinazione piu' bella è 1d100, usato per le percentuali: prendi 2d10 e dichiari le decine con uno dei due ed il gioco è fatto. Inutile dire che esiste il dado 1d10 con riportate le decine (10, 20, ...., 00) mentre una volta ho visto addirittura un vero 1d100, ovvero un solido regolare a 100 facce grande un po' meno di un pugno che quando tiravi si muoveva con un moto quasi strafottente per un bel po' prima di fermarsi su una delle cifre.
Altro punto importante: 1d12 non è uguale a 2d6. A parte l'ovvio che con 2d6 non puoi fare 1, mentre con 1d12 sì, anche la distribuzione statistica dei risultati del tiro è diversa: con 1d12 hai sempre e comunque una possibilità su 12 che un numero esca, mentre con 2d6 è piu' probabile che esca il 7 rispetto ad altri numeri.
Infine, quando giocavo di ruolo, ognuno aveva la sua borsettina con il suo piccolo stuolo di dadi. Uno stesso dado può avere diverse dimensioni, colori, caratteri dei numeri (ad esempio 1d6 con su i pallini oppure effettivamente i numeri) e ti affezionavi sempre a quel dado particolare rispetto ad altri. Nel mio caso poi solitamente facevo dei risultati opposti a quanto dovevo effettivamente fare..... ma essendo il gioco di ruolo più un momento conviviale che di agonismo alla fine andava bene lo stesso....
Allora, voi avete la vostra simpatica borsetta con i dadi?
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