- Il dottore al corso di barman, già. "Ma non potevi andarci finita la terza media?" e stata una domanda riecheggiata parecchio, da chi me l'ha fatta per ridere a chi invece era assolutamente serio. Ma una logica dietro il mio progetto c'è: sara un periodo bastardo quello della ricerca di lavoro, quindi voglio una carta da giocare che mi consenta di mettere da parte qualcosa mentre spargerò CV a destra e a manca; secondo aspetto, avendo l'idea di fare prima o poi un periodo all'estero questa carta diventa un asso nella manica che mette sul piatto anche una facile introduzione alla vita sociale. Chiuso il cerchio. - (dal libro Brillante Laureato Offresi)
In quest'ultimo periodo mi sono cimentato in un paio di letture che volevo condividere con Voi, miei cari lettori. Al solito sono constatazioni personali che nulla vogliono essere se non uno sprone ad incuriosirsi dietro tali libri. La prima riguarda un libro scaricabile da Internet che parla dell'ingresso nel mondo del lavoro da parte di un giovane. "Brillante Laureato Offresi" di Mattia Colombo è uno spaccato di vita moderna su come oggigiorno speranze e desideri si infrangano contro un mondo che sembra fatto apposta per segare le gambe. Leggendolo a me è venuto più volte il dubbio che invece di essere una storia vera fosse un romanzo. Tanto è vero che ho provato a chiederlo anche all'interessato ma senza successo. Solo ripensando alla mia entrata nel mondo del lavoro, dove alla fine ho potuto raggiungere quanto avevo desiderato di poter fare, insieme a cosa succede a coloro che ci stanno entrando adesso, ho cominciato ad essere più possibilista sulla realtà del libro. La dignità mostrata dal protagonista, il desiderio di andare avanti ed infine il mistero di un mondo che sembra avere bisogno di te ma offrendoti solo delle condizioni insoddisfacenti senza contare il suo gusto per la pizza "Tonno e Cipolla" (che piace anche a me) hanno fatto scorrere veloce questo libro che, per quanto mi riguarda, è stato il primo che ho scaricato in formato leggibile al computer e letto usando il cellulare, sfacendomi gli occhi. Il libro finisce lasciando diverse domande su cosa sarebbe successo poi, spero che verranno svelate con un sequel che auguro gustoso come il primo libro.
- Per l'esattezza, l'organizzazione è divisa in due parti essenziali: quella che avanza e quella che spinge. (...) La parte che avanza è la Volontà, quella che spinge, il Profitto. Quando la gente parla del Maestro si riferisce al Profitto. E dopo la sua morte, ciò che tutti si precipiteranno a rincorrere ed a dividersi sarà ancora il Profitto. La Volontà non la vorrà nessuno. Perché nessuno la capisce. (...) La Volontà non può essere divisa. O la si accetta tutta, o la si rifiuta. (...) Il Maestro morirà. La Volontà morirà. E tutto ciò che sta intorno a quella Volontà finirà per sparire. Rimane solo quello che si può contare in cifre. Nient'altro. - (dal libro Nel Segno Della Pecora)
Altro tipo di libro invece è il secondo che voglio descrivere. In realtà sono a metà lettura di "Nel segno della pecora" di Haruki Murakami, indubbiamente il mio autore preferito. Ogni suo libro è per me fonte di sensazioni dolci e tristi insieme, così forse come il mio animo preferisce. Solitamente le storie che scrive sono in prima persona e partono da situazioni reali divergendo in un misto di magia, realtà, irrealtà fino a delle conclusioni che non sempre chiariscono tutto ma sembrano più un piccolo sospiro del mondo prima di riprendere il suo incedere. Un signore divorziato che viene avvicinato da degli sconosciuti che lo costringono a ricercare una pecora. Da questa idea la trama si sta indirizzando verso un finale stranissimo dove probabilmente quando arriverò all'ultima parola girerò pagina pensando di trovare il capitolo successivo. Ma questo in fondo è la vita, la fine non è che il principio di qualcosa d'altro dobbiamo andare avanti al meglio delle nostre possibilità.
Buona domenica.
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